Il Cammino Primitivo, noto anche come Cammino Originale, è il tratto più antico del Cammino di Santiago, il più famoso percorso di pellegrinaggio di tutto il mondo.
Pur trattandosi di un tragitto alquanto impervio, avventuroso e fisicamente impegnativo, il fascino e il senso di solitudine che si avvertono lungo il viaggio, fanno del Cammino Primitivo un paradiso per gli amanti dell’introspezione e della meditazione.
Cosa tratteremo
Le origini del Cammino Primitivo
Più di mille anni fa, il re Alfonso II il Puro seguì questo stesso sentiero per visitare il corpo di San Giacomo Apostolo, uno dei dodici apostoli di Cristo.
Secondo la tradizione popolare, San Giacomo (detto anche il Maggiore) si recò in Spagna, precisamente nell’antica Gallaecia (l’attuale Galizia), per evangelizzare la popolazione locale.
Tra gli anni 41 e 44 a. C, di ritorno a Gerusalemme, San Giacomo fu assassinato per ordine dell’imperatore Erode Agripa I.
I suoi discepoli decisero di trasportarne il corpo in Galizia su una barchetta di pietra.
Si narra che il corpo di San Giacomo fu sepolto, in mezzo alla foresta, vicino all’intersezione tra i fiumi Ulla e Sar.
Il primo pellegrino del Cammino
Leggenda vuole che, secoli dopo, nell’813 d.C., in quello stesso luogo visse un eremita chiamato Pelayo che, seguendo le indicazioni di voci celestiali e luci, ritrovò la tomba perduta dell’Apostolo.
Il vescovo di Iria-Flavia, Teodomiro, quando seppe dell’accaduto, si recò sul posto per controllare.
Il vescovo confermò che in quella tomba si trovavano il corpo di san Giacomo Apostolo e di due suoi discepoli, Atanasio e Teodoro.
Fece notificare la notizia del ritrovamento al re asturiano Alfonso II il Puro il quale decise di visitare la tomba divenendo il primo pellegrino a percorrere il Cammino Primitivo.
Dopo di lui molti altri fedeli intrapresero lo stesso percorso per raggiungere a piedi Campus Stellae (Compostela).
Il Cammino Primitivo subì alcune modifiche da quando Alfonso II giunse per la prima volta nel luogo dove era sepolto l’Apostolo e con il passare del tempo iniziarono ad apparire nuovi percorsi ufficiali.
Il Cammino Primitivo è strettamente correlato al Cammino del Nord e al Cammino Francese, il sentiero più popolare.
La Cattedrale di Santiago de Compostela
Alfonso II il Puro ordinò di edificare una cappella nel luogo dove fu rinvenuto il corpo dell’Apostolo. La cappella divenne chiesa nell’829, ma meno di un secolo dopo, l’edificio fu distrutto dalle truppe di Almanzor.
Nel 1075, sotto il regno di Alfonso VI e il patrocinio del vescovo Diego Peláez, iniziò la costruzione dell’attuale Cattedrale di Santiago de Compostela.
Qual è il momento migliore per percorrere il Cammino Primitivo?
Non è consigliabile percorrere il Cammino Primitivo nei mesi freddi: la pioggia, la neve e il vento delle montagne asturiane renderebbero l’impresa troppo pericolosa.
Inoltre, molti degli alloggi che accolgono i pellegrini non sono aperti durante i mesi invernali.
Nonostante le difficoltà di percorribilità e alloggio, il Cammino Primitivo d’inverno è, comunque, molto suggestivo.
In questo modo si ha, infatti, la possibilità di godersi il paesaggio in perfetta solitudine, essendo molto rari i pellegrini temerari che hanno il coraggio di affrontare il percorso in condizioni proibitive.
Con l’arrivo della primavera, pur essendoci sempre il rischio di pioggia, le temperature aumentano gradevolmente rendendo confortevole il viaggio a piedi.
L’estate è il periodo più popolare per percorrere il Cammino Primitivo e tutto il Cammino di Santiago.
Le temperature sono generalmente elevate, ma non costituiscono un problema se si beve abbastanza acqua e se si indossano abiti adeguati.
Inoltre, ci sono molti più alloggi disponibili (e più pellegrini!). Durante i mesi caldi è preferibile approfittare delle prime ore del mattino per camminare.
Le tonalità dell’autunno trasformano l’ambiente naturale del Cammino Primitivo in un paesaggio unico.
Il sentiero è asfaltato e la pioggia autunnale può rendere il cammino molto insidioso. Per questo motivo è fondamentale scegliere correttamente scarpe e vestiti.
Da dove iniziare il Cammino Primitivo?
Il Cammino Primitivo completo inizia a Oviedo (nelle Asturie) ed è lungo 317 chilometri che attraversano piccoli paesi fermi nel tempo.
Gli oltre 300 chilometri del Cammino Primitivo da Oviedo sono percorribili in due settimane suddivise in tappe da 13 a 31 chilometri.
Nell’ultima parte, questo percorso si unisce a quello del Cammino Francese.
A chi non ha abbastanza tempo a disposizione, si consiglia di partire da Lugo percorrendo “solo” 100 chilometri divisi in cinque giorni.
Molte delle tappe del Cammino Primitivo si trovano in piccoli paesi dove i servizi per i pellegrini non sono paragonabili a quelli di altri tratti più frequentati del Cammino di Santiago. Gli abitanti sono, comunque, molto ospitali.
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