Incastonato come fosse una gemma preziosa tra la Tanzania, il Malawi e il Mozambico, il mare interno d’Africa è universalmente riconosciuto come uno dei luoghi più incantevoli del pianeta.
Tecnicamente, quella lunga distesa d’acqua di origine tettonica che si allunga per centinaia di chilometri nella zona sud-orientale del continente è un lago, anche se rimane estremamente difficile definirlo così, viste le sue caratteristiche.
L’unicità e la magnificenza del luogo hanno fatto sì che l’Unesco abbia dichiarato il Lago Malawi Patrimonio dell’Umanità, scelta dettata dall’incredibile biodiversità dei fondali e dall’importanza degli studi sugli ecosistemi che si compiono nell’intera area.
Dal 1980, la zona meridionale del lago è stata inserita in un Parco Nazionale, trasformandola in un sito protetto, per salvaguardare l’unicità della flora e della fauna locale, in particolare i meravigliosi ciclidi colorati che nuotano nelle acque dolci del lago.
Cosa tratteremo
Lago Malawi: Il “mare” interno d’Africa
Ciò che rende difficile poter definire il Malawi un lago, prima di tutto, è la sua grandezza. Il Niassa, o Nyasa, altro modo per chiamarlo, che in lingua locale significa appunto “lago”, si estende per quasi 600 chilometri in lunghezza e per circa 80 in larghezza.
È il terzo lago più grande d’Africa, e il nono al mondo.
Tocca una superficie di 29.600 chilometri quadrati, un’area di poco meno inferiore, per intendersi, a quella occupata dalla Liguria, dal Piemonte e dalla Valle d’Aosta.
Anche i dati relativi alla sua profondità sono impressionanti. Il fondale raggiunge i 700 metri, una misura incredibile se paragonata a quella del nostro lago più profondo, il Lario, che raggiunge i 410 metri, come spettacolarmente rilevato dallo straordinario inventore Pietro Vassena nel 1948.
I variegati paesaggi del lago Malawi
Ad amplificare la percezione che il lago Malawi possa essere un mare ci pensano poi i magnifici paesaggi che circondano le sue coste. I litorali, bagnati da acque trasparenti e cristalline, sono caratterizzati da spiagge bianche e dorate di caraibica memoria.
Le isole, talvolta inabitate, o i faraglioni che emergono dalle acque, stonano con l’idea di paesaggio lacustre che si è soliti avere.
I fondali, infine, abitati dai coloratissimi ciclidi, sono un vero paradiso per tutti gli amanti delle immersioni e dello snorkeling, anche per la confortevole temperatura dell’acqua, pressoché costante tra i 20 e i 30°C.
Lago Malawi: un acquario naturale
Una delle caratteristiche che rende il lago Malawi un luogo unico al mondo è l’impressionante diversità della fauna marina. I vari colori delle migliaia, letteralmente, di specie endemiche di pesci che nuotano lungo le calde correnti del lago lo fanno assomigliare, oltre che a un mare, a un acquario naturale.
I veri protagonisti del fondale sono i ciclidi, i bellissimi pesci multicolore che affollano le acque del Malawi.
Ne esistono di ben 700 specie differenti, divise in 50 generi. La distinzione principale si limita a tre macro-categorie, a seconda dell’habitat nel quale i ciclidi vivono e prosperano.
Gli Utaka, termine utilizzato dai pescatori locali per riferirsi genericamente al pescato, sono gli esemplari che vivono in ambiente intermedio, quindi i più facili da raccogliere nelle reti.
Gli M’buna, invece, stanno tra le rocce, e accolgono pacificamente tutte le altre specie che raggiungono il loro territorio per riprodursi. Sul fondale sabbioso, infine, si trovano gli Harps, e si distinguono per essere gli esemplari dalle dimensioni più grosse.
Se osservare gli Harps muoversi per il fondale è un’esclusiva per gli amanti delle immersioni, le altre specie di ciclidi sono facilmente visibili facendo snorkeling o, a occhio nudo, standosene in barca: un ulteriore spettacolo in un’ambientazione già di per sé paradisiaca.
“Il lago di stelle”: le meraviglie del lago Malawi
Turismo e pesca sono le attività principali della popolazione locale. Chi ha avuto la fortuna di visitare quei magnifici litorali, ha potuto ammirare l’antica arte dei pescatori, con le loro coloratissime reti, e i pittoreschi mercati dove le donne vendono e essiccano il pesce.
La natura selvaggia e fresca delle coste avvolgerà il turista come in un sogno, e gli offrirà in dono la magia dell’Africa.
Spiagge e anfratti, la maggior parte dei quali ancora deserti e inabitati, sono interrotti dai caratteristici villaggi di pescatori, dai quali sarà possibile salire in barca e prendere il largo, magari per raggiungere una delle tante isole, come ad esempio Likoma o Chizumulu, o semplicemente per godersi una gita su quello che David Livingstone definì un “lago di stelle“.
Per i turisti e per i fanatici degli sport subacquei, infine, un’ottima soluzione per la sistemazione è rappresentata dai boutique hotel, delle innovative strutture arrampicate sulla roccia, o sistemate a livello dell’acqua, che possono fungere da perfetta base d’appoggio per le escursioni.