In Costa Rica c’è una spiaggia sulla quale le tartarughe depongono migliaia di uova, nascondendole sotto la sabbia vulcanica. Il nome del paradiso delle tartarughe è Playa Ostional, meglio nota come la spiaggia delle tartarughe.
Si trova poco a nord di Boca Nosare e Playa Nosara, litorali famosi tra i surfisti di tutto il mondo, nel cuore della penisola di Nicoya, all’interno della regione del Guanacaste. Scopriamo insieme questa riserva naturale di grande importanza biologica.
Cosa tratteremo
Il paradiso delle tartarughe
Sono due i periodi dell’anno durante i quali le tartarughe si recano sulla spiaggia per deporre le proprie uova: il primo, compreso tra i mesi di giugno e agosto, e un secondo, tra dicembre e gennaio. Le tartarughe giungono fin qui a migliaia, dando vita all’evento che in Costa Rica è noto come Arribada.
Ogni 3 o 4 settimane, le tartarughe invadono letteralmente la spiaggia per circa 7 giorni. Sebbene Playa Ostional non sia l’unico luogo al mondo in cui si verifica la cosiddetta Arribada, questo evento si è dimostrato fondamentale per la salvezza di una determinata specie di tartarughe marine. Parliamo della Olive Ridely, la tartaruga olivacea, dichiarata specie a rischio dal WWF.
La specie è diffusa soprattutto alle latitudini tropicali degli oceani Pacifico e Indiano, Mar Rosso incluso. Predilige le acque costiere e possiede un carapace lungo fino a 75 cm. Il peso massimo che una tartaruga appartenente a questa famiglia può raggiungere ammonta a circa mezzo quintale.
In un periodo in cui queste tartarughe sembravano particolarmente vicine all’estinzione, la spiaggia fu dichiarata Riserva Nazionale. Grazie al supporto della comunità locale e dell’Asociacion de Desarrollo de Ostional (ADIO), la popolazione di Olive Ridely ha ripreso a crescere e, attualmente, è più numerosa che mai!
L’istituzione della Riserva e il miracolo delle Olive Ridely
Quest’area protetta, chiamata Ostional Wildlife Reserve, fu istituita nel 1984 dal governo costaricano, allo scopo di tutelare uno dei luoghi più importanti al mondo per la riproduzione delle tartarughe marine.
Sia le Olive Ridely che le tartarughe di Kemp (anche se queste ultime sono presenti in numero nettamente inferiore), si ritrovano qui durante la stagione umida, per deporre milioni di uova. Volontari provenienti da tutto il mondo sorvegliano l’area per tenere lontani i bracconieri. Attualmente, gli esperti stimano la presenza delle tartarughe in oltre 150.000 al giorno, durante il periodo dell’Arribada.
Uno spettacolo unico e impressionante, che testimonia ancora una volta quanto sia incredibile la natura. Le uova lasciate sotto la sabbia vulcanica impiegano circa 50 giorni per schiudersi. In genere, lo fanno di notte, cosicché i piccoli di tartaruga, con gli occhi ancora socchiusi, ma dotati di un istinto già ben sviluppato, possano dirigersi verso il mare senza temere attacchi provenienti dal cielo.
Nonostante questo, sono poche le tartarughe che riescono a sopravvivere agli attacchi dei predatori, tre cui figurano cani, uccelli e animali marini. Senza dimenticare l’uomo, che ancora una volta è tra i nemici peggiori in assoluto. I bracconieri, infatti, giungono fin qui con un solo obiettivo: rubare le uova, in modo da poterle rivendere sul mercato nero.
Dove vanno le tartarughe una volta giunte in mare?
La maggior parte delle tartarughe appena nate non raggiunge la maturità, che per questi animali arriva tra i dieci e i quindici anni. Purtroppo, sono ancor poche le tartarughe che riescono a trovare la salvezza.
Quel che è sicuro è che i più fortunati ricorderanno per sempre la spiaggia sulla quale sono nati. Le tartarughe attraversano l’intero oceano Pacifico fino a raggiungere le coste dell’India, eppure il loro incredibile senso dell’orientamento riesce a riportarle nuovamente sul luogo in cui sono nate, dove a loro volta potranno deporre altre uova, esattamente come la loro mamma ha fatto molti anni prima.
Playa Ostional è un luogo davvero unico, sul quale ogni anno si ripete il miracolo della vita. Come accennato in precedenza, molte tartarughe marine, tra cui le Olive Ridely e le tartarughe di Kemp, fanno parte da tempo della lista stilata dal WWF relativa alla specie a rischio estinzione.