A pochi km dal confine con la Svizzera, tra il corso del fiume Toce e le sponde settentrionali del Lago Maggiore, si estende la Val Vigezzo.

Un luogo affascinante, immerso in una natura che, dal punto di vista formale, sfiora la perfezione. L’area si sviluppa su un altopiano, a circa 800 metri sul livello del mare, nella porzione più settentrionale del Piemonte, tra le Alpi Ticinesi e quelle del Verbano.

La Val Vigezzo è uno dei punti d’accesso del Parco Nazionale della Val Grande, area incontaminata estesa su oltre 15 mila ettari.

I borghi della valle sono 7: Santa Maria Maggiore, Villette, Toceno, Re, Malesco, Druogno e Craveggia. Intorno ai centri abitati, si sviluppano numerosi sentieri e percorsi ciclo-pedonali, in grado di regalare panorami mozzafiato.

Ma quali sono le 10 tappe da non perdere in Val Vigezzo? Scopriamole insieme!

1. La Piana di Vigezzo

piana di vigezzo

Per raggiungere i 1726 metri della Piana di Vigezzo è necessario prendere la cabinovia che parte da Craveggia. Una volta giunti a destinazione si aprono panorami incredibili, che abbracciano il Monte Rosa e le vette che cingono la Val Grande.

A dominare la scena sono gli immensi prati e le spettacolari pinete che circondano le piste da sci.

2. Il Parco Nazionale della Val Grande

parco nazionale valgrande

Come accennato, la Val Vigezzo è una delle porte d’accesso al Parco Nazionale della Val Grande, la sola area naturale in Europa che conserva intatte le sue caratteristiche originarie. Parliamo di un vero e proprio museo naturale, completamente privo di strade e insediamenti. 

3. Il Tesoro di Craveggia

Il tesoro conservato all’interno della chiesa di Craveggia è di inestimabile valore.

Parliamo, infatti, di oggetti come il manto funebre di Luigi XIV, alcuni dipinti attribuiti a Pauwels Franck e provenienti da Versailles, un ostensorio d’oro vermeil tempestato di pietre preziose, numerose vesti liturgiche in seta con ricami in oro e argento, la Corona e il Pugnale della Madonna Addolorata con le iscrizioni relative ai Sette Misteri.

4. Craveggia

Craveggia

Il borgo più suggestivo della valle è senza dubbio Craveggia, che si distingue per il suo stile architettonico, ma anche per la presenza del Tesoro di cui abbiamo fatto cenno.

Abitato da circa 800 anime, Craveggia è un borgo elegante, ricco di palazzi affrescati e decorati, dotato di tre chiese e di un battistero. 

5. Il Santuario della Madonna del Sangue a Re

La legenda vuole che nell’aprile del 1494, un uomo scagliò un sasso contro l’immagine della Madonna nella chiesa di San Maurizio. La Madonna ritratta nell’affresco sanguinò per 3 settimane. Nello stesso periodo, diversi infermi e malati guarirono miracolosamente dopo essersi fatti bagnare il capo con il sangue che sgorgava dal dipinto.

Dopo quell’evento, la chiesa divenne Santuario, facendo del piccolo borgo la destinazione preferita da migliaia di pellegrini. 

6. Malesco

Malesco centro

Nel centro storico di Malesco spicca una statua dedicata a Fausto Cappini, spazzacamino morto a soli 13 anni dopo aver sfiorato i fili dell’alta tensione sporgendosi da un camino. Da non perdere neppure l’Ecomuseo della Pietra Ollare e degli Scalpellini, che ripercorre tutte le fasi che compongono la lavorazione della pietra ollare, utilizzata fin dall’epoca dei romani per realizzare camini, stufe e pentole. 

7. Le Cascate dei Camini

Cascate di Malesco

Lungo il corso del torrente Loana, a breve distanza da Malesco, sono presenti tre splendidi salti detti “Cascate dei Camini“. La zona è facilmente raggiungibile a piedi o in bici, partendo da Malesco o da Santa Maria.

8. La Casa del Profumo di Santa Maria Maggiore

Questo splendido museo nacque nel 2018 e rende merito a Giovanni Paolo Feminis e Giovanni Maria Farina, considerati i creatori della profumeria moderna. Femenis creò l’Acqua di Colonia, cui diede il nome della città che lo ospitava, mentre Farina, mercante emigrato a Maastricht, riuscì a commercializzare il prodotto in tutta Europa.

9. Il Museo dello Spazzacamino a Santa Maria Maggiore

Il museo dello Spazzacamino celebra coloro che emigrarono in Europa Settentrionale per svolgere il lavoro di spazzacamino. Venne inaugurato nel 1983 ed è situato all’interno di una vecchia rimessa di carrozze, di fianco a Villa Antonia.

10. Santa Maria Maggiore

Fin dall’epoca romana, il borgo di Santa Maria Maggiore è considerato quello più importante di tutta la valle. Ospita la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, risalente al IV secolo, gli impianti di risalita e il punto informazioni del vicino Parco Nazionale della Val Grande. Non mancano, poi, locali, ristoranti e boutique d’alta moda. Magnifici anche i mercatini di Natale.