Quando si parla di pirati il primo pensiero è quello di figurarsi personaggi della fantasia, come il malefico Capitan Uncino o l’estroso Jack Sparrow.
La figura del pirata, infatti, è stata quasi sempre tramutata in mito sia dal cinema che dalla televisione; ciò ha portato a considerare tali soggetti come personaggi della fantasia.
La conferma della loro esistenza, invece, è testimoniata dall’affascinante isola del Madagascar; qui, sarà possibile andare alla scoperta di un antico villaggio che ospita l’unico cimitero dei pirati mai esistito al mondo.
Diversi secoli fa, infatti, le coste di questo meraviglioso territorio sono state più volte meta di corsari e pirati che, tra il 1690 e il 1720, le sfruttavano per prendere d’assalto tutte quelle navi che facevano ritorno dalle India Occidentali.
Cosa tratteremo
Sainte-Marie, l’isola dei pirati in Madagascar: tutte le info e come arrivarci
Uno degli antichi rifugi dei pirati era situato sulla piccola isola di Sainte-Marie; questo posto, un tempo, divenne il punto strategico per ancorare i loro enormi velieri e spartirsi i tesori che avevano conquistato durante i saccheggi.
L’isola, anche nota col nome di Nosy Boraha, poteva garantire abbondanti fonti d’acqua e risorse sufficienti per effettuare provviste, quindi diventò ben presto covo ufficiale dei pirati.
Quest’ultimi, inoltre, l’adoperarono anche come luogo per reclutare altri marinai e per riparare le navi nel caso avessero subito dei danni durante le incursioni.
Oggi, Sainte-Marie è una meta turistica molto popolare, non solo per la storia che la lega all’antico insediamento dei pirati, ma anche per i suoi splendidi paesaggi, le spiagge deserte e gli strabilianti coralli situati nei suoi fondali.
L’isola offre molte attività per i visitatori; tra queste non potranno mancare le suggestive escursioni in barca e le immersioni subacquee.
Il famoso cimitero dei pirati a Saint-Marie
Come abbiamo accennato in precedenza, l’isola Sainte-Marie ospita il cimitero dei pirati, l’unico che si sia mai conosciuto in tutto il pianeta e che ha avuto il merito di fornire importanti testimonianze circa la loro esistenza.
Il sito è posto in cima a una collina che, tra l’altro, offre una spettacolare veduta dall’alto che permetterà di ammirare la vastità dell’oceano e della vegetazione rigogliosa che cresce nei dintorni.
Qui si potranno scorgere circa trenta lapidi di pietra, ancora perfettamente conservate; alcune di queste riportano il simbolo ufficiale che ha da sempre rappresentato questi personaggi: il teschio con le tibie incrociate.
Chi desidera di visitare il cimitero, ed è affascinato dalla storia dei pirati, non potrà perdere l’occasione di recarsi anche presso la vicina “Ranter Bay”, la baia che ha ospitato il celebre James Plantain durante i suoi ultimi anni di vita.
Questo spietato pirata divenne molto popolare sull’isola di Madagascar, tanto da diventare una sorta di re, osannato dalla popolazione locale che gli rimase fedele fino alla fine dei suoi giorni.
Come arrivare all’isola di Sainte-Marie
Coloro che vogliono raggiungere Saint-Marie potranno tenere in considerazione due opzioni principali.
La prima è quella di prendere un volo interno partendo dall’aeroporto di Taomasina e giungere al porto di Soanierana Ivongo col taxi o un autobus. Da qui si effettuerà un viaggio in barca della durata di circa due ore, concedendosi anche la possibilità di ammirare il territorio circostante e le sue bellezze.
In alternativa, si potrà anche scegliere di prendere una barca direttamente dalla città di Mahambo; un viaggio decisamente più lungo ma anche meno frequentato e costoso.