Gli Stati Uniti d’America è una nazione fortemente multietnica e attraversata da profonde tensioni sociali. Nonostante ciò si tratta di un Paese in cui è molto forte il senso di appartenenza patriottica.
Questi sentimenti si esprimono anche attraverso l’attaccamento degli americani nei confronti di quelli che sono i simboli della loro storia, delle lotte che ne hanno contraddistinto il percorso.
Alcune di queste vere e proprie icone sono molto note in tutto il mondo, pensiamo in primo luogo alla celebre Statua della libertà, altre sono invece meno famose oltreoceano, tra cui la Liberty Bell di Philadelphia.
Cosa tratteremo
La città della dichiarazione di indipendenza
Philadelphia è una delle città più antiche degli Stati Uniti d’Ameria. La sua fondazione risale infatti al 1682 ad opera del quacchero William Penn (che diede appunto il nome di Pennsylvania alla colonia da lui fondata, una delle tredici che costituirono il nucleo da cui nacquero gli Stati Uniti).
La famosa Dichiarazione di Indipendenza (4 luglio 1776) e la Costituzione degli Stati Uniti d’America (completata nel settembre del 1787 e ratificata nel giugno del 1788) furono firmate proprio a Philadelphia.
L’Unesco ha inserito Philadelphia, per via della sua importanza storica, nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.
Raffinata, cosmopolita, ricca di arte a Philadelphia i luoghi da visitare sono davvero molti: dal Philadelphia Museum of Art che ospita tele di artisti di prima piano come Picasso o Matisse, a cui si accede attraverso la celebre scalinata su cui correva, nel film Rocky, Silvester Stallone.
Philadelphia rivela il suo animo forse più autentico nella zona di Society Hill, una delle parti più antiche, con le sue casette a schiera di mattoni rossi.
Una visita dovrebbe prevedere una passeggiata all’Independence National Historical Park.
In questa splendida area verde sorgono alcuni dei simboli più importanti della nascita degli USA:
- l’Indipendence Hall,
- la Sala dei Congressi,
- e il Benjamin Franklin Museum.
All’interno di questa zona, però, il simbolo forse più forte è proprio la Liberty Bell.
La campana della libertà – Liberty Bell
Esperti fabbri nel quartiere di Whitechapel a Londra, forgiarono la famosa Liberty Bell.
William Penn la commissionò per celebrare l’anniversario dei cinquant’anni dalla stesura della Carta dei privilegi da lui stesso redatta.
La campana arrivò però oltreoceano danneggiata, presentava infatti una crepa molto evidente. Allora due fabbri del luogo, Pass e Stow, riuscirono nel difficile compito di ripararla. Orgogliosi per l’impresa compiuta apposero la loro firma.
La Liberty Bell è famosa soprattutto perché risuonò nei momenti più importanti della storia americana. Nel 1774 per sancire l’inaugurazione del Primo Congresso Continentale in cui le famose 13 colonie si riunirono per decidere quali provvedimenti adottare contro la pesante tassazione inglese.
I rintocchi della campana risuonarono anche per celebrare le vittoria americane nelle battaglie di Lexington e Concord. Infine il 4 luglio del 1774 per richiamare la popolazione della città ad assistere alla prima lettura pubblica della Dichiarazione di Indipendenza.
La crepa ricomparve nel corso degli anni allargandosi sempre di più e così nel 1846, dopo averla fatta suonare un’ultima volta per celebrare il compleanno di George Washington, si decise di spostarla dalla torre dell’Independence Hall e di collocarla all’interno del parco dove si può ammirare oggi, ancora agganciata al sostegno in legno originale.
La campana divenne anche un simbolo delle lotte per l’abolizione della schiavitù, del resto la scritta incisa sul suo metallo, una citazione biblica dal Levitico, capitolo XXV, verso X, è un vero e proprio invito a lottare per garantire pari diritti e dignità a tutti i cittadini: “E proclamerete la libertà in tutte le terre e a tutti gli abitanti”.