Coober Pedy è una piccola cittadina sorta nell’Australia meridionale agli inizi del 1900. È un villaggio famoso per due motivi: è uno dei principali luoghi di estrazione dell’opale e, a causa delle alte temperature, i suoi abitanti hanno adottato una particolare soluzione abitativa per combattere il caldo afoso della zona, vivere sottoterra.
Cosa tratteremo
L’estrazione dell’opale a Coober Pedy
Il villaggio si trova a circa 850 chilometri a nord di Adelaide ed è situato in un’aerea desertica. Questo posto viene anche definito capitale dell’opale perché da quando è stato scoperto un primo giacimento di opale nel 1915 continua a fornire la maggior parte di opale di tutta l’industria estrattiva mondiale, con oltre settanta campi di estrazione.
La pregiata pietra minerale, con le sue infinite sfumature di colore, ha dato un’importante scossa all’economia della cittadina, infatti, la maggior parte dei cittadini dell’intera regione lavora nelle miniere. È la pietra nazionale australiana, paese che ne estrae oltre il 90% della produzione mondiale.
Con vari permessi particolari lo stesso turista può andare alla ricerca dell’opale, prestando attenzione alle buche di estrazione non segnalate.
L’aspetto surreale della città sotterranea con il suo terreno rosso intenso e le miniere di opali con le sue montagnette e i cunicoli sotterranei ha reso questo posto una location per diversi film, soprattutto fantascientifici.
La città sotterranea di Coober Pedy
Il nome di Coober Pedy deriva dalle parole kupa-piti che lingua degli indigeni del posto significherebbe, secondo alcune fonti, uomo bianco nella fossa. Infatti, per contrastare le alte temperature che possono raggiungere anche i 50°C, gli abitanti hanno cercato di trovare una soluzione particolare: abitare sottoterra all’interno un’intricata rete di tunnel chiamati dug-outs.
All’esterno la cittadina si presenta come desolata e decadente, poche case, qualche locale con l’insegna scolorita, la stazione di polizia, una scuola e l’ospedale. I residenti lavorano nelle miniere di opale e vivono sottoterra dove si possono trovare musei, imprese, negozi, gallerie, chiese, bar e persino hotel dove i turisti possono sperimentare la vita sotterranea.
Città sotterranea: cosa visitare?
Non si faccia l’errore di pensare che i tunnel e le abitazioni siano dei posti angusti: si presentano infatti come spaziosi e ben strutturati.
Le case sotterranee si servono di un sistema particolare di sfiatatoi per regolare l’areazione, il ricambio d’aria e l’umidità dei tunnel e delle abitazioni nonché per impedire alle numerose mosche di accedere alla città sotterranea.
In questo modo le case sotterranee mantengono una temperatura costante nel periodo estivo, senza subire gli sbalzi di temperatura, molto calda di giorno (da 35 °C a 45 °C) e molto rigida nella notte.
Tra le attrazioni della città c’è sicuramente la Catacomb Underground Church, una chiesa anglicana scavata nel terreno durante gli anni Settanta e la Faye’s Underground Home, una casa sotterranea particolarmente attrezzata che attira un numero considerevole di turisti che dagli anni Ottanta hanno iniziato ad arrivare in città.
In conclusione, se si sta attraversando il deserto lungo la Great Central Road verso Adelaide, visitare Coober Pedy è un’occasione imperdibile per vedere un posto singolare e affascinante, dove provare l’esperienza della vita sotterranea e comprare dei bellissimi souvenirs di opale colorata.